Si chiama Giuditta il modello di motoryacht realizzato dallo studio romano dell’architetto Patrizia Sterpone che si avvale della collaborazione dell’architetto Alessandro Silvestri.
Tra le particolarità di questo entrofuoribordo
(ideale come tecnologico tender), la postazione di guida che, con un
meccanismo a scorrimento, si apre e chiude dentro una semisfera. Negli
interni, fasce di pvc bianco con led a nastro
rivestono l’elemento centrale dell’arredo, che contiene i fornelli, il
lavandino e il frigorifero, a loro volta racchiusi in semisfere.
Tutto questo elemento è a scomparsa per consentire una continua variazione degli spazi
e dei volumi interni all’insegna della massima fluidità. Altra
particolarità, la luce artificiale che integra gradualmente quella
naturale mediante un sensore che permette di ottimizzare i livelli in
base alle condizioni d’illuminazione all’interno dell’imbarcazione.